a Milano, Francesca e Massimo hanno deciso di trasferirsi con le loro due figlie in un complesso residenziale alle porte di Roma. Quel luogo sembra un’inespugnabile isola felice, il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Nel giro di poco tempo, però, dei dettagli a dir poco sinistri cominciano a turbare la gioia dell’arrivo. Francesca comincia a soffrire di paranoia, di vuoti di memoria. Sempre più sola e piena di angosce, ha l'impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore?
Questo giorno che incombe è un romanzo liberamente ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto a Bari, nel palazzo dove la scrittrice, Antonella Lattanzi, è cresciuta. Proprio questo particolare si insinua pian piano nella lettura, e rende questa storia unica, autentica, un insieme di stili, voci, sfumature. Nella scrittura ormai matura e talentuosa di Antonella Lattanzi si mescolano il thriller, la fiction, il reportage, la storia d’amore. Tutto ciò serve all’autrice per riscrivere da zero una storia vera e darla in pasto al lettore, che entra nella vicenda in punta di piedi per poi gettarsi a capofitto negli eventi. Ad un certo punto siamo noi che seguiamo Francesca mentre è sola, mentre ha paura, mentre sopravvive assediata dai giorni che passano. Siamo noi che sbirciamo dalle finestre, noi in ansia per la bambina scomparsa, noi che siamo assaliti dai dubbi. Questo giorno che incombe è un libro che parla del male, dell’angoscia, della solitudine, dello sguardo accusatorio della gente, dei pregiudizi. Una storia che ci dice però molto di una certa periferia, di un certo modo di vedere la società e gli altri. Ci parla molto della maternità, del rapporto di coppia e del cambiamento. Ed in tutto questo lo sguardo è sempre al femminile, tra rabbia e delicatezza, tra panico e certezza. Incalzando, insistendo, svelando pian piano i segreti, Antonella Lattanzi racconta il sospetto, la passione che contrasta col dolore. Ci accompagna in un percorso che si fa più arduo, fino alle pagine finali che lasciano sgomenti.
» Il passato ti trova sempre. Il passato ti stana ovunque tu sia. (…) Non potevo più resistere al passato. «
Antonella Lattanzi
Antonella Lattanzi, come ammette lei stessa nella prefazione di Questo giorno che incombe fa un’operazione di recupero della memoria. Necessaria, spinta dal dolore. Per non dimenticare, per dare un nome a ciò che era accaduto, ha utilizzato la letteratura. Uno strumento bellissimo per scavare nel passato e nell’anima.
Article tiré du blog La bottega di Hamlin de Donato Bevilacqua. Le copyright de cet article a été soumis au consentement de son auteur.